I capillari del viso non li tratto tutti con lo stesso laser.

Ci sono situazioni diverse e trattamenti più adeguati a seconda delle circostanze.

Il laser KTP è quello che utilizzo per i capillari del viso, quelli che si annidano ai lati del naso e quelli un po’ più grandi che si vedono chiaramente ad occhio nudo.

La fototermolisi selettiva va a colpire il capillare lesionato in modo selettivo e circoscritto senza colpire la pelle circostante.

La luce pulsata (IPL), invece, la utilizzo quando la situazione di lesione capillare (per così dire) è più generalizzata e meno contenuta (come per esempio il capillare singolo rosso o bluastro).

Questo tecnica è dunque utile quando si tratta l’eritrosi del collo. Oppure quando il décolleté è rosso (e non si tratta di ustione solare, da non confondere). Anche quando ci sono rossori diffusi sulle gote è ottima.

Il laser KTP e la luce pulsata capita che li utilizzi “in combo”.

Può succedere che utilizzi prima Il laser KTP per alcune zone particolarmente rosse. Successivamente, poi, se rimane un rossore di fondo vado ad utilizzare l’IPL per eliminare la zona arrossata.

La luce pulsata (IPL), inoltre, non ha un effetto esclusivamente sul capillare lesionato bensì agisce anche sulle eventuali macchie solari (link alla pagina), stimola il collagene donando alla pelle maggiore turgore grazie alla stimolazione di collagene.

Qual è la differenza sostanziale tra il laser KTP e la luce pulsata?

Il laser KTP agisce in modo selettivo, andando a colpire solo ed esclusivamente il rosso del capillare. Il laser emette un impulso monocromatico coerente e collimato a quella determinata frequenza.

la luce pulsata, invece, fa un lavoro più generico, più ampio nel senso stretto del termine: ovvero colpisce più superficie e non è selettiva. Si tratta di una lampada incandescente che, attraverso filtri cut off crea una luce monocromatica.