Innanzitutto una buona notizia: la carbossiterapia e la mesoterapia contro la cellulite sono due ottime alleate che possono permetterci di sperare la la cellulite possa sparire.
Ma andiamo con ordine…
La cellulite il cui termine medico corretto è: “pannicolopatia edemato fibrosclerotica”, laddove:
Pannicolopatìa sta per sofferenza del pannicolo adiposo
Edemato per ritenzione idrica
Fibrosclerotica per l’indurimento delle fibre di collagene.
Viene principalmente per due motivi:
Il primo è un motivo genetico, ci sono molte ragazze che non hanno nessun problema di peso ma di cellulite sì.
Il secondo ha a che fare con l’aumento di peso: le cellule adipose sottocutanee ingrandendosi rendono la circolazione più difficoltosa provocando l’inestetico effetto cellulite.
In ogni caso la cellulite si può risolvere quasi del tutto, i consigli che do sono sicuramente quelli di non rimanere immobili durante la giornata, bere, fare movimento in modo oculato e ridurre il sale nei pasti.
Sono informazioni banali che danno quasi tutti i medici, niente di nuovo.
Aggiungerei inoltre che non sono sufficienti creme o intrugli magici come a volte ci fanno credere e per farla scomparire c’è bisogno di mani esperte.
Su questo non c’è dubbio.
La buona notizia è che spesso dopo i trattamenti giusti è possibile ottenere risultati percepibili sia al tatto che visivamente.
Ma andiamo con ordine, La cellulite non è una sola:
Talvolta capita che si confonda l’adipe con la cellulite: gli accumuli di grasso non sono vera e propria cellulite!
Lo spiego spesso alle mie pazienti (perché la cellulite gli uomini non ce l’hanno!) che la cellulite ha più stadi, solitamente se ne individuano tre.
Al terzo stadio, purtroppo, non è possibile intervenire.
In questo caso i tessuti sono talmente compromessi da non poter garantire un margine di miglioramento.
La cellulite edematosa.
E’ la cellulite meno grave, è quella che si manifesta con una leggera ma visibile “buccia d’arancia”.
La si riconosce anche pigiando le dita sul tessuto: si crea la “fovea”, ovvero il biancore provocato dalla pressione del dito.
In questo caso stiamo parlando di cellulite, spesso è possibile percepirla già dalla “presa”: se si fa fatica a prendere il tessuto e se provoca un leggero dolore alla paziente sì, è lei, la cellulite edematosa.
Molto diffusa soprattutto nelle ragazze giovani (dai 18 ai 30 anni, circa).
La cellulite fibrosa.
Cellulite numero due: la buccia d’arancia è piuttosto evidente.
Si chiama cellulite fibrosa proprio perché il ristagno dei liquidi ha portato ad una sofferenza tale per cui il tessuto risulta visivamente irregolare.
Al tatto si sentono come dei noduli e se si spinge sulle zone interessate: glutei, gambe e braccia, il dito lascia traccia bianca per più tempo rispetto alla cellulite edematosa.
La cellulite sclerotica.
Al terzo stadio, purtroppo, non è possibile intervenire.
I tessuti sono molli e compromessi, garantire un margine di miglioramento è quasi impossibile.
La cellulite sclerotica è tipica nelle donne con un’età più matura (dai 65 anni in su, circa).
Com’è fatta la cellulite?
Che trattamenti uso per eliminarla?
Prima di tutto per trattare la cellulite inizio con la Carbossiterapia.
Attraverso una iniezione di anidride carbonica, il trattamento permette una splendida ossigenazione dei tessuti donando maggiore idratazione, sodezza e luminosità.
Successivamente la maggior parte delle volte utilizzo anche la Mesoterapia biologica in combo alla Carbossiterapia. Si tratta di un prezioso punto di incontro tra Agopuntura, Omeopatia e Mesoterapia che va a completare l’“azione riparatrice” sul fastidioso inestetismo.
Con otto o dieci sedute la situazione cellulite cambia completamente aspetto, i risultati sono visibili appena concluse tutte le sedute.
Lo vedo spesso nelle pazienti a cui ho applicato il pacchetto carbossiterapia e mesoterapia contro la cellulite che i risultati sono ben visibili e più che soddisfacenti.
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